domenica 17 giugno 2012

Motosensazioni


Viaggiare in moto è spettacolare, sei completamente immerso nei colori e nei profumi dei luoghi che attraversi, e se si tratta della montagna... beh, io mi ci perderei.
Lasciato il fighettame di Annecy infatti ho cercato di recuperare pace, relax e tranquillità percorrendo le stradine più secondarie, adoro quelle deserte.
Lo Zumo è spento e nonostante conosca la zona ci sono certi momenti in cui non ho la più pallida idea di dove mi trovo. Ricordo le mie prime sortite oltralpe, questa sensazione mi destava angoscia e preoccupazione, ora vado a ricercarla.
Infatti evito il seppur bellissimo ma più conosciuto Cormet de Roselend per percorrere il più "frizzante" sterrato del Cormet d'Aréches, è ancora presto e attraverso gli alpeggi d'altura senza incontrare anima viva, hanno pure tolto il piccolo ristoro al Barrage de St. Guérin, quindi niente caffè, non mi fermo nemmeno e mi faccio portare in quota dalla Mukka, la colonna sonora è il solo frullare del boxer bavarese.
La sosta per il pranzo la faccio con un piede in Italia e uno in Francia, al Piccolo San Bernardo, l'aria è fresca a 2188 metri, c'è ancora tanta neve e le marmotte fischiano sotto un sole che brucia.
La gita termina rientrando da la Vallée, non prima però di essermi assaporato ogni metro di un Colle San Carlo quasi deserto e dal profumo resinoso... non sarei più sceso.


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