giovedì 2 maggio 2013

Come back

Chi mi conosce sa come negli ultimi tempi, in seguito a miei viaggi, mi sia innamorato di luoghi come l'Islanda o il nord della Norvegia, aree incontaminate dove il paesaggio naturale prevale su ogni altra cosa e dove la presenza dell'uomo è davvero poco rappresentata.
Detto questo, è lecito chiedersi come può non essere una assurda contraddizione non solo tornare affascinato dalla visita di una città con 8 milioni di abitanti ed un livello di urbanizzazione tra i più alti del mondo, ma programmarne già un ritorno.
Il contraddittorio forse sarà anche palese ma altrettanto lo è la giustificazione: sto parlando di New York.

Ho trascorso poco più di 4 giorni in ottima compagnia a spasso per Manhattan, centinaia di isolati a testa in su con lo sguardo rapito dalle mille architetture che caratterizzano gli altrettanti grattacieli, le passeggiate in Central Park, dove a tratti ti sembra di essere in aperta campagna più che in centro di una delle metropoli più grandi del mondo, i teatri di Broadway e la movida di Times Square, dove le mille luci rendono la notte unica, la terrazza dell'Empire State Building dalla quale si scorge un panorama mozzafiato a 360 gradi e tante altre cose ancora... quelle viste e quelle ancora da vedere.
Tornerò nella Grande Mela, me lo sentivo ancora prima di andarmene, voglio mescolarmi insieme a tutti i componenti di quella società multietnica speciale, dove il senso di integrazione, meritocrazia e cooperazione è palpabile, voglio gustarmela a pieno, facendo meno il turista e travestendomi, per qualche giorno, da newyorkese. Per lo meno vorrei provarci.

"I Want To Be A Part Of It"

See You Soon New York.
Very soon.




3 commenti:

  1. ...Ho trascorso poco più di 4 giorni in ottima compagnia a spasso per Manhattan...
    In compagnia di chi?

    RispondiElimina

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