lunedì 13 maggio 2013

L'éveil des Alpes

Qualcosa si muove... le mie strade preferite, sommerse dalla neve per tutto l'inverno, tornano pian piano a essere percorribili. Le Alpi si risvegliano.
E così sabato, in giornata, nonostante il lungo avvicinamento autostradale da affrontare, il richiamo è stato così forte che non ho potuto non andare a vedere.
I torrenti sono stracolmi, le vorticose rapide portano a valle tonnellate d'acqua, è arrivato il momento in cui la neve caduta durante tutto l'inverno si scioglie, chissà quanta gente ci ha sciato sopra, lo Stura e dall'altra parte l'Ubaye ora diventano luogo ideale per le discese col Cayak. Salendo di quota invece i laghetti sono ancora ghiacciati, la neve a tratti ancora abbondante pian piano scopre pendii bruciati dal gelo e le marmotte che si avvicinano all'asfalto per scaldarsi, fischiano e corrono nelle loro tane al mio passaggio.
Finalmente ripennello le curve delle Alpi francesi, il mio fido boxer canta sul Col de Larche, poi sul Col de Vars e su un Col de l'Echelle dall'apparenza spettrale. Bisognerà attendere ancora un po' affinchè i prati tornino verdi ed in fiore, per ora lo sono solamente giù a valle.
C'è un qualcosa di magico in quei luoghi... soprattutto in questi periodi, dove non c'è quasi nessuno. A volte mi fermo, spengo il motore, mi siedo dove capita, su un sasso, su una panchina, per terra, e ascolto in silenzio, sembra che le montagne mi parlino. Mi sento a casa. Sto bene.
Difficile ogni volta tornare giù.




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