lunedì 29 luglio 2013

Dettagli d'Ubaye

Staccare la spina e ammirare nei dettagli i luoghi che amo frequentare. Questo mi piace fare nei fine settimana d'estate.
Quando il caldo in pianura è insopportabile in montagna il sole brucia ma l'aria è fresca e la natura è sempre in grado di regalarti forti emozioni.
La motocicletta prevede un abbigliamento troppo specifico che non ti consente di fare molto altro quindi questa volta decido di lasciarla in garage e di partire in abiti comodi, più adatti ad avventurarsi nei sentieri, lontano dall'asfalto, dai rumori dei motori.

I grilli cantano nei prati fioriti e lo scroscio dell'acqua dei torrenti fa da sottofondo. Regna un meraviglioso silenzio. Poi la scorgo, mi è già capitato diverse volte ma da così vicino la sola vista mi emziona: la marmotta, quel grazioso animaletto di alta montagna, che dorme tutto l'inverno e che fischia al pericolo per avvisare i suoi simili, fantastico. Mi da persino il tempo di cambiare obiettivo e poi come una modella, posa per me.


Alla sera place Manuel di Barcelonnette è sempre un'ottima cornice per una cena a base di specialità montane. Ci sarebbe un concerto jazz nel parco pubblico del paese, ma di live musicali ne colleziono già abbastanza quando sono a casa e quindi questa volta mangio prima del solito e poi salgo sulla strada della Bonette, la più alta d'Europa, fino a 2802 metri di quota. Ci sono 10°C e non passa anima viva. Ci rimango per due ore, fino a che non fa completamente buio: ad ovest il bagliore del sole pian piano sparisce e ad est nel cielo già scuro cominciano ad apparire le prime stelle. Lo spettacolo è da pelle d'oca ed io vi assisto in completa solitudine ascoltando il silenzio delle Alpi.


Si chiama Ubaye il fiume che da il nome a questa valle che mi piace tanto. A pochi chilometri dal confine con l'Italia, nel dipartimento delle Alpi di Alta Provenza, è formata da 14 comuni, di cui Barcelonnette, paese con le sue grandi ville in stile messicano, conseguenza dei rimpatri seguiti alle numerose emigrazioni di fine 1800, ne è il capoluogo. Ci si sta bene, anzi, sarà perchè si trova gente di montagna ma la solita rivalità coi cugini d'oltralpe qua non è per niente percepita.
Guardate cosa mi hanno fatto trovare all'ufficio del turismo, in regalo come segno di ringraziamento per le ripetute visite.
Adoro.


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